Lo scrittore Bernardo Zannoni ha vinto il Premio Sognalib(e)ro V edizione, il concorso letterario che contribuisce a diffondere la lettura e la scrittura nelle Carceri italiane, promosso dal Comune di Modena in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, con il contributo di BPER Banca.
Dopo un rinvio nello scorso dicembre, la premiazione si è svolta venerdì 9 febbraio presso la Sala Teatro del Carcere di Modena. L’evento è stato condotto da Bruno Ventavoli, responsabile di Tutto Libri – La Stampa, ideatore del premio e presidente della giuria, e da Massimo Don, attore e collaboratore del Teatro dei Venti.

Nella Sezione Narrativa, Premio BPER Banca, la giuria popolare, composta dai detenuti dei gruppi di lettura degli Istituti Penitenziari coinvolti, ha attribuito il premio allo scrittore Bernardo Zannoni (Sarzana 1995), con 165 voti, per il romanzo “I miei stupidi intenti” (ed. Sellerio), sua opera prima, già vincitrice del Premio Campiello 2022 e dei Premi Bagutta Opera Prima, Salerno Letteratura, tra gli altri.
“Sono felice di aver vinto e di essere qui – ha dichiarato Zannoni – per poter testimoniare con i miei occhi che in luoghi per antonomasia duri, difficili, dove rinchiudiamo gli elementi più complicati della società, invece scopriamo che ci sono delle iniziative così belle, persone che coltivano e amano e crescono nella loro esperienza di vita.”

Seconda classificata Veronica Raimo con 147 voti per “Niente di vero” (ed. Einaudi); terzo Maicol & Mirco con 83 voti per “Pfui” (ed. Bao Publishing).
Nella Sezione Inediti la giuria, composta da Bruno Ventavoli e Andrea Marcolongo, ha premiato tre scritti inediti sul tema “Quando ero bambino…”, tra quelli presentati dagli Istituti peniteziari aderenti: “Nella mia memoria” e “Una mattina dell’infanzia” inviati da due detenuti della Casa Circondariale di Pisa “Don Bosco”, “Quando ero bambino” inviato dalla Casa di Reclusione di Milano Opera.

Hanno aderito al premio diciassette Carceri italiane: Brindisi, Milano Opera, “Sant’Anna” di Modena, Napoli Poggioreale, “S. Donato” di Pescara, Pisa “Don Bosco”, Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, Ravenna, Circondariale Femminile “Germana Stefanini” di Roma, Asti, “Lorusso e Cutugno” di Torino, “Pietro Cerulli” di Trapani, Casa Circondariale di Paola (CS), Castelfranco Emilia (MO), Casa Circondariale di Sassari, “Sergio Cosmai” di Cosenza, Casa di Reclusione di Eboli (SA).

Il Premio Sognalib(e)ro per le Carceri consiste nell’acquisto e nell’invio di titoli scelti dall’autore vincitore, che andranno ad accrescere il patrimonio librario degli Istituti di detenzione. Bernardo Zannoni ha scelto “Trilogia della città di K.”, romanzo di Ágota Kristóf, “La vera storia del pirata Long John Silver”, di Björn Larsson, “Papillon”, romanzo autobiografico scritto da Henri Charrière.

GLI INTERVENTI

“Per l’istituto penitenziario che dirigo – ha dichiarato Orazio Sorrentini, Direttore della Casa Circondariale di Modena – è stato un onore ospitare un evento del genere. Favorire e diffondere la lettura e la scrittura nelle carceri, fine del concorso letterario Sognalib(e)ro, contribuisce in modo considerevole a stimolare la partecipazione dei detenuti all’opera di rieducazione, un aspetto fondamentale della fase esecutiva della pena che espiano. Ciò è ancora più importante nelle realtà penitenziarie odierne, caratterizzate dalla presenza sempre più massiccia di stranieri privi di strumenti linguistici adeguati. Auspico perciò che iniziative di questo tipo vengano frequentemente ripetute.

Per il Comune di Modena hanno partecipato il Vice-Sindaco Gianpietro Cavazza, l’Assessora alle Politiche Sociali Roberta Pinelli, l’Assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, che ha dichiarato: “Il Sognalib(e)ro è l’esempio di come la cultura possa rappresentare un ponte che permette di superare distanze e abbattere barriere: la lettura, la promozione della scrittura sono i tratti distintivi del progetto, linguaggi culturali utilizzati per unire, includere. Siamo convinti che progetti di questo tipo siano quanto mai necessari, per la nostra comunità, per l’impatto sociale che generano.”

Gilberto Borghi, responsabile Servizio External Relations di BPER Banca, ha dichiarato: “La nostra scelta di sostenere il premio Sognalib(e)ro va oltre la mera sponsorizzazione. Siamo infatti convinti che la cultura, l’istruzione e la creatività siano strumenti potenti per favorire la rieducazione e la reintegrazione sociale. Attraverso questa partecipazione, vogliamo stimolare la riflessione, la condivisione di storie e la costruzione di nuovi percorsi di vita per coloro che sono detenuti nelle nostre carceri. Siamo convinti che il potere della parola scritta possa superare le barriere fisiche e psicologiche, aprendo nuove prospettive e incoraggiando la costruzione di un futuro migliore”.

Gli estratti dei testi vincitori e le schede di lettura dei romanzi in concorso sono stati letti dagli attori detenuti che seguono il percorso di formazione e professionalizzazione curato dal Teatro dei Venti.
“Il Premio Sognalib(e)ro è diventato un appuntamento importante nel percorso di Teatro in Carcere” – dichiara Stefano Tè, direttore artistico della compagnia. “È un’occasione per lavorare sulla parola, per leggere, selezionare, estrapolare i testi da leggere in pubblico, attraverso un laboratorio preparatorio di lettura espressiva. Anche quest’anno gli attori del Sant’Anna hanno prestato la voce ai testi letterari in concorso, si sono fatti portavoce dei detenuti di tutta Italia per portare al pubblico in sala, le parole scritte e forgiate su carta dai penitenziari coinvolti. Per questo un ringraziamento speciale va fatto alla dott.ssa Nicoletta Saporito, Coordinatrice Equipe trattamentale della Casa Circondariale di Modena, che da anni accompagna un percorso complesso, che vuole fare del Carcere luogo di Cultura, che è luogo a misura di umano”.

Alla serata hanno preso parte anche Marco Bonfiglioli e Marialucia Faggiano, in rappresentanza del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Emilia-Romagna e Marche, educatori volontari e volontarie del Carcere di Modena.

L’ANTOLOGIA
I testi della Sezione Inediti saranno raccolti in e-book, a cura del Dondolo, la Casa Editrice digitale del Comune di Modena (https://www.comune.modena.it/ildondolo/la-casa-editrice).

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