Sabato 14 ottobre il nostro spettacolo Il Draaago approda a Mirano (VE), ore 17.15 Piazzetta Barche, nell’ambito del Festival dell’Acqua – Dei Mulini di sotto…e di sopra, a cura di Echidna – paesaggio culturale. Ingresso gratuito. Info e contatti: cell 371 1926476.
Regia Stefano Tè
con Alessio Boni, Laura Bruni, Oxana Casolari, Francesca Figini, Davide Filippi, Beatrice Pizzardo, Antonio Santangelo, Cesare Trebeschi
musica dal vivo Igino L. Caselgrandi
consulente alla regia Mario Barzaghi
consulente alla drammaturgia Salvatore Sofia
costumi e oggetti di scena Teatro dei Venti
macchine teatrali Teatrini Indipendenti Factory
produzione Teatro dei Venti in collaborazione con C.E.R.S., con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna
Lo spettacolo è liberamente tratto da Il drago di Evgenij Schwarz. Le atmosfere dell’opera originale, fiabesche ed infernali al tempo stesso, prendono vita attraverso trampoli, bastoni infuocati, maschere giganti, marchingegni sputafuoco, macchine teatrali, cavalli, scenografie mobili e – come se non bastasse – un drago alto più di cinque metri!
Un drago, una piccola città in balìa del suo potere, vittime, complici e un cavaliere sconosciuto che prova a sconfiggerlo. La più classica sfida tra il cavaliere e il drago è il pretesto per uno spettacolo di teatro di strada che meraviglia i bambini e fa sognare i grandi.
In una piccola città da più di 400 anni un terribile drago tormenta il popolo rendendolo pazzo di paura. È un drago che cambia sempre aspetto: una volta si presenta come “bestia”, un’altra come “uomo” e solo raramente come vero “drago” sputafuoco.
Ogni anno vuole ricchi doni e grandi offerte per non bruciare la città e mangiarne gli abitanti. E come offerta più preziosa pretende una fanciulla, giovane, fresca, profumata, che prende tra i suoi artigli, trascina nella sua tana e nessuno vede più. Quest’anno la fanciulla prescelta si chiama Elsa, dalle rosse guance, figlia di Charlemagne, un uomo buono, così buono da non riuscire a difendere la povera ragazza.
Il Borgomastro e suo figlio Henrick sono i più stretti collaboratori del drago e si assicurano che tutto vada per il verso giusto. In mezzo alla folla c’è però uno straniero, Lancellotto: un pellegrino del quale non si sa nulla, che si prepara a prendere parte alla festa. Intanto la voce del popolo, rappresentata da un placido gatto, osserva e commenta restando in disparte.
Ma come insegnano le fiabe: “per ogni drago c’è un cavaliere che lo ucciderà”.
Sarà forse Lancellotto a sconfiggere il drago o il popolo a ribellarsi?
Anche questa volta l’epilogo sarà nel segno del “tutti vissero felici e contenti”?
Oppure c’è di peggio alle porte della città?