Sabato 22 novembre alle ore 19.00 il Teatro dei Segni di Modena ospita la Prova Aperta di Macbeth, il nuovo progetto di creazione del Teatro dei Venti ispirato all’opera di William Shakespeare.
Un primo momento pubblico che segna l’avvio di un percorso artistico che coinvolge attori e attrici detenuti delle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, insieme agli attori e allievi attori del Teatro dei Venti. Il lavoro rappresenta una prima tappa di ricerca verso una nuova produzione teatrale che debutterà nel corso del 2026.
La prova aperta nasce dopo un periodo di lavoro intensivo svolto nelle scorse settimane al Teatro dei Segni e all’interno delle carceri, e segue il Cantiere Macbeth, seminario di formazione artistica tenutosi pochi giorni fa e aperto a performer e artisti esterni.
Info e prenotazioni
QUANDO: Sabato 22 novembre 2025 – ore 19.00
DOVE: Teatro dei Segni, Via San Giovanni Bosco 150, Modena
Biglietto unico: 5 €
Prenotazioni e informazioni su www.teatrodeiventi.it
Un nuovo processo di creazione condivisa
Il progetto Macbeth si sviluppa all’interno dell’Accademia delle Arti e dei Mestieri del Teatro in Carcere, un programma sostenuto dal Ministero della Giustizia per la formazione professionale nei mestieri del teatro, pensato per trasformare il tempo della detenzione in un’occasione reale di crescita, formazione e reinserimento.
“L’indagine che si è avviata sull’opera di Shakespeare mette in evidenza temi riconducibili all’aspetto compositivo, spaziale, figurativo.
La ricerca che si sta affrontando nelle sale teatro delle carceri riguarda infatti la presenza di corpi in uno spazio ampio, libero, privo di ostacoli, e al contempo corpi in luoghi angusti, costretti.”
— Stefano Tè, regista e direttore artistico del Teatro dei Venti
L’esplorazione artistica di Macbeth si concentra sui temi del potere, della colpa e dell’ambizione, fino a toccare il mistero e la follia, in una continua tensione tra umano e soprannaturale.
Abitare Utopie – Serata conclusiva
Al termine della prova aperta, la serata prosegue con la chiusura del progetto “Abitare Utopie”, realizzato con il sostegno della Fondazione di Modena attraverso il Bando Mi Metto all’Opera.
Un progetto che rappresenta il prototipo avanzato di un’azione culturale capace di unire creatività e comunità, in funzione di una reale coesione sociale.
Avviato nel 2020, Abitare Utopie ha attraversato quattro luoghi: il Quartiere San Giovanni Bosco, le Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, il Borgo di Gombola e il Luogo della Follia.
L’obiettivo del percorso è stato quello di favorire relazioni tra comunità e promuovere la crescita individuale e collettiva nei diversi contesti, in un’ottica di rigenerazione urbana e artistica.

