Lo spettacolo Non una grande storia con Vittorio Continelli va in scena a Livorno venerdì 26 settembre alle 21.30, presso la Fortezza Vecchia – Canaviglia, nell’ambito di DEEP Festival

Da un’idea di Vittorio Continelli e Stefano Tè.
Con Vittorio Continelli.
Regia Stefano Tè.
Assistenza alla regia Letizia Nurra.
Una produzione Teatro dei Venti, in collaborazione con Sidera.
Con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna.

Omar e la sua famiglia vivono alla periferia di una capitale europea, conducono un’esistenza ordinaria fatta di impegno quotidiano, routine e di sogni da inseguire. Finché un evento traumatico e le sue conseguenze non ne sconvolgono il corso. Partendo dall’idea di raccontare il restringimento degli spazi di libertà individuali nel corso degli ultimi decenni abbiamo costruito una storia composta di piccoli eventi quotidiani, comuni, apparentemente privi di rilevanza eppure, a nostro avviso, emblematici.

Una storia comune, non una grande storia. Sullo sfondo rimane il contesto di alienazione prodotto da quanto accaduto a tutti noi, in Occidente, da trent’anni a questa parte.

Ci vengono mostrati stralci di una vita complessa, un padre di famiglia, con un vissuto migratorio, che dialoga continuamente ora con la moglie, ora con la polizia, ora con i figli o un dottore. Ne sentiamo le parole, vediamo come cambia in base all’interlocutore, non sentiamo cosa gli dicono gli altri personaggi, ma lo vediamo reagire.

Dalla recensione di Francesco Cervellino pubblicata su Altre Velocità dopo l’anteprima a Trasparenze Festival 2025.

 Alla fine di questa storia i cui fili sono difficili da tenere tutti assieme, si può dire che Non è una grande storia rispecchia il suo titolo, e questo è il grande valore del lavoro e del testo, una storia qualunque, piena di problemi e di sogni.

L’AUTORE

Vittorio Continelli è autore, attore e regista teatrale. Si forma presso il Centro Teatro Ateneo dell’Università La Sapienza di Roma. Collabora negli anni con Teatro Minimo, Teatro dei Venti, Skintrade, Microscopia Teatro, La Luna nel Letto, Teatro KismetOpera – Teatri di Bari, CSRT Pontedera, Fondazione Teatro della Toscana, Compagnia Licia Lanera. Vincitore del Premio Ettore Petrolini e del Premio Operum Harmonia per il teatro, del premio Ribalta d’autori per la letteratura; finalista del Premio Scenario – Ustica per il teatro.

Tra i progetti artistici ai quali ha collaborato come attore e autore ci sono Odissea, Padri e figli, Uomini e dèi, Amleto, (Teatro dei Venti), Il gabbiano di A. Cechov (Compagnia Licia Lanera – teatro Metastasio, Prato – Fondazione TPE), nel Labirinto (CSRT Pontedera – Teatro della Toscana), Il nullafacente di M. Santeramo (Teatro della Toscana), L’abito nuovo di E. De Filippo e L. Pirandello (La luna nel letto), Matteo Salvatore. Due nomi, manco un cognome, dirò d’Orlando – l’Orlando furioso a puntate e in discorso sul Mito (Sidera), progetto di racconto e di incontro con il pubblico al di fuori degli spazi teatrali convenzionali.

Con il progetto discorso sul Mito racconta l’umanità attraverso un filtro della mitologia classica. Con il Teatro dei Venti nel 2025 ha completato la creazione della Trilogia dell’assedio, con gli spettacoli Edipo Re, Sette Contro Tebe, Antigone, all’interno delle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, con debutto nel febbario 2025 all’interno della Stagione 2024-2025 di ERT Emilia Romagna Teatro.

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