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Il progetto ha avuto come esito lo spettacolo “Poem of you” andato in scena il 23 giugno alle ore 20.00 in Piazza RomaNell’ambito dell’Estate modenese 2018

Il lavoro è partito con il percorso permanente realizzato dal regista Stefano Tè e dallo staff del Teatro dei Venti e dall’Associazione GhanaYomo e con il laboratorio curato da Simona Bertozzi nel corso di Trasparenze Festival 2018. La creazione della performance ha previsto una serie di interviste realizzate dall’Associazione GhanaYomo e una nuova fase di prove laboratoriali, condotte dalla coreografa.

GhanaYomo
Ghana Nationals Youth Association in Modena, è un’associazione di giovani Ghanesi residenti nella Provincia di Modena costituita nel settembre 2014. Essa è promossa dall’associazione nazionale del Ghana (Modena) ed è la prima associazione dei giovani Ghanesi in Italia gestita dai giovani stessi; perché finalmente essi possano riunirsi. Riunirsi come occasione per vederci, parlare e discutere su vari temi, dove ognuno può portare le proprie idee per creare una “casa delle idee” e diverse strade per il nostro futuro.
Lo scopo dell’associazione è quello di realizzare assieme delle iniziative che siano di tipo sociale, culturale ed educativo in prospettiva di una conoscenza e favorire la crescita delle proprie diverse identità culturali e sociali. Per rappresentare e sostenere i giovani ghanesi nel territorio modenese sopratutto promuovendo una partecipazione attiva nella vita quotidiana di cittadinanza. Per condividere e valorizzare i talenti nascosti di ciascuno.

Il Gruppo Marewa è formato dai ragazzi richiedenti asilo che frequentano il Laboratorio permanente organizzato dal Teatro dei Venti e sostenuto da Caleidos Cooperativa Sociale a Modena. Nel 2017 il Gruppo ha partecipato alla messa in scena dello spettacolo itinerante “Le città invisibili” realizzato dal Teatro dei Venti in apertura di Trasparenze Festival. Sempre nel corso del Festival ha partecipato al Laboratorio condotto da TeatrInGestAzione con un esito finale nel centro storico di Modena. Nell’estate dello stesso anno ha preso parte allo spettacolo “discorso sul Mito – Migrazioni” con l’attore Vittorio Continelli. Il tema di riferimento del percorso formativo realizzato nel 2018 dal regista Stefano Tè e dallo staff del Teatro dei Venti è “Generazioni e confini”.

Simona Bertozzi
Coreografa, danzatrice e performer, vive a Bologna, dove si laurea in Dams. Dopo studi di ginnastica artistica e danza classica, approfondisce la sua formazione in danza contemporanea tra Italia, Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra e lavora, tra gli altri, con Tòmas Aragay (cia Societat Doctor Alonso-Spagna) e con Virgilio Sieni. In qualità di performer freelance ha inoltre collaborato con Laminarie Teatro e Fortebraccio Teatro.
Dal 2005 conduce un percorso autoriale di ricerca e scrittura coreografica, creando lavori, in forma solistica e con diversi gruppi di danzatori e performer, che hanno circuitazione e riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale. Nel 2008 fonda la Compagnia Simona Bertozzi | Nexus.
Tra le creazioni più recenti emerge il Progetto Prometeo (2015-2016), strutturato in sei quadri coreografici di diversa concezione coreografica e incentrati su rimandi specifici del mito prometeico.
E il progetto Wonder(L)and, un contenitore di pratiche e di collaborazioni trasversali, il cui filo conduttore è dettato da una comune aderenza all’idea di “stupore” e “meraviglia”. Fanno parte di Wonder(L)and, fra gli altri, gli episodi We two – how long we were fool’d, realizzato in sinergia con la cantautrice Angela Baraldi; Flow on river e Poem of you, creato con il gruppo, di richiedenti asilo, Marewa.
Nel corso del 2017, Nexus vince, con il progetto Lotus, il bando Migrarti – Spettacolo, promosso dal Mibact. Lotus è stato realizzato insieme a 16 giovanissime danzatrici dell’Associazione Tamil in Italia, in un dialogo tra la danza contemporanea occidentale e la danza Bharatanatyam.
Sempre nel 2017, il quadro finale del progetto Prometeo, And it burns, burns burns, è tra i quattro lavori finalisti, ai premi UBU, come miglior spettacolo di danza.
www.simonabertozzi.it

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