
Alta Formazione teatrale 2016/2017
Quest’anno l’offerta del Centro di Formazione Teatrale si arricchisce di due nuove proposte di alto profilo per attori e per appassionati, due percorsi complementari che esploreranno il fare teatrale da due prospettive diverse, quello dell’attore e quello dello studioso: un percorso di pratica attoriale tenuto dall’attore Mario Barzaghi e l’altro sulla Storia del Teatro tenuto da Gerardo Guccini, docente dell’Università di Bologna.
Nell’ambito di Trasparenze/AndanteFormazione
laboratorio per attori
“Homo Faber”
Percorso formativo di pratica teatrale
Condotto da Mario Barzaghi (Teatro dell’Albero)
Un percorso di 6 incontri a cura del Teatro dell’Albero per approfondire il lavoro dell’attore e fornire agli allievi un approccio artigianale, “da bottega”, come si evince dal titolo “Homo Faber”.
L’Homo Faber, l’uomo artefice, capace di creare, costruire, trasformare è la creatura il cui potere risiede nelle mani, nella mente e nel cuore. La maestria del saper fare è uno scambio costante tra le competenze tecniche acquisite e la libertà di sperimentare. La maestria del saper fare si traduce, al tempo stesso, in atto di generosità e di disponibilità. L’artefice non gioca al risparmio, mette in campo tutte le energie, indirizza verso il medesimo obiettivo il corpo, la mente e il cuore.
Le linee guida teoriche e pratiche seguono un triplice percorso: primo punto di riferimento è il cammino tracciato dai grandi maestri riformatori del Teatro del Novecento, accomunati da una ricerca e da una ridefinizione dell’arte della scena fondata in primis sull’hic et nunc del lavoro attoriale, sul rapporto dell’attore con il proprio corpo (nell’accezione di corpo-voce), con lo spazio e con lo spettatore. Una seconda linea guida è il Teatro danza che vede in Pina Bausch la massima esponente. Terza linea guida il rapporto con l’antropologia che trova nel teatro terreno fertile per la sperimentazione in particolare attraverso il lavoro di Eugenio Barba. Fondatore dell’Odin Teatret ha indirizzato molti anni della sua ricerca alla creazione di una scienza del teatro che ha definito «antropologia teatrale»: «studio del comportamento scenico pre-espressivo che sta alla base dei differenti generi, stili, ruoli e delle tradizioni personali o collettive».
Nel corso di 6 incontri da due giorni ciascuno, condotti dall’attore Mario Barzaghi, saranno esplorate le caratteristiche dello “strumento corpo” e dello “strumento voce” in un unicum inscindibile governato dalla sapienza artigiana dell’Homo Faber.
Per accedere al laboratorio occorre inviare un breve curriculum artistico a: info@teatrodeiventi.it
Alla fine del percorso è prevista una Dimostrazione Spettacolo.
seminario di storia del teatro
“Piuttosto che gli dèi, tutti gli uomini considerali tuoi nemici”
Una storia dello spettacolo attraverso Oreste e Amleto
Condotto da Gerardo Guccini (Università di Bologna)
Un ciclo di 4 incontri sulla storia del teatro letta attraverso due opere di Eschilo e Shakespeare, L’Orestea e L’Amleto a cura di Gerardo Guccini, docente dell’Università di Bologna.
Per chi scrivevano Eschilo e Shakespeare? Quali erano le loro responsabilità sceniche? Si preoccupavano delle immagini, dei colori, dei rumori? Cosa ci dicono l’Orestea e l’Amleto dei teatri per i quali sono stati scritti? I testi contengono più informazioni di un video, non soltanto descrivono quello che succedeva sulla scena, ma ci fanno capire i pensieri dell’autore, dell’attore e dello spettatore. Per farli parlare e rivelare quello che sanno, non c’è che una strada: leggerli ad alta voce, sentirsi dire le loro parole, capire che dentro ogni dramma ci sono percorsi e che una guida è necessaria.
I primi due incontri saranno dedicati all’Orestea i secondi due all’Amleto.
In primo luogo, ci si chiederà cosa Eschilo e Shakespeare sapevano di Oreste e di Amleto prima di mettere mano alle loro storie, come le fonti sono diventate dramma, come il teatro ha modificato o definito questi personaggi.
Al termine di ogni percorso si esamineranno alcune versioni contemporanee sullo stesso argomento: “L’Orestea africana” di Pasolini e “L’Orestea” di Ronconi; “L’Amleto” di Gassman e “Amleto a Gerusalemme” di Gabriele Vacis.
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