Sabato 28 maggio il “Moby Dick” del Teatro dei Venti approda a Timisoara, Romania, nell’ambito del TEZST, Festival organizzato dal Teatro di Stato Ungherese “Csiky Gergely”, una tappa del tour realizzata con il contributo di ATER Fondazione.

Regia e ideazione generale Stefano Tè; scenografia Dino Serra; progettazione e costruzione Dino Serra e Massimo Zanelli. Adattamento drammaturgico Giulio Sonno; consulenza alla regia Mario Barzaghi. Musiche composte da Luca Cacciatore, Igino L. Caselgrandi e Domenico Pizzulo ed eseguite dal vivo da Alex Ascione (sax), Domenico Pizzulo (chitarra e synth), Igino Luigi Caselgrandi (batteria e percussioni); costumi a cura di Teatro dei Venti e Beatrice Pizzardo; disegno luci Alessandro Pasqualini; tecnico audio Luigi Pascale.
Assistente alla regia Danilo Faiulo. Tour manager Daphne Pasini.

Con Alessio Boni, Oxana Casolari, Marco Cupellari, Alfonso Dominguez Escribano, Federico Faggioni, Francesca Figini, Davide Filippi, Mara Lambriola, Hannes Langanky, Giovanni Maia, Iona Petmezakis, Irene Raccanelli, Cesare Trebeschi, Amalia Ruocco, Antonio Santangelo, Davide Tubertini, Elisa Vignolo.

Una produzione Teatro dei Venti, co-prodotta da Klaipeda Sea Festival (Lituania), realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Modena, della Fondazione di Modena, con il contributo del Comune di Dolo (VE) in collaborazione con l’Associazione Echidna.

“Moby Dick” porta in piazza la nave del capitano Achab e la sua ossessione per la Balena bianca, con una grande macchina teatrale e un cast di 20 artisti, tra attori, musicisti, acrobati e macchinisti teatrali. Il Teatro dei Venti con questo lavoro ha compiuto una ricerca artistica pluriennale negli spazi urbani, affrontando i temi di un classico della letteratura mondiale, con un lavoro costituito dalla riflessione filosofica sull’ignoto, da una contaminazione tra linguaggi da occidente a oriente e dall’uso di una grande macchina teatrale, come in un grande cantiere navale. Come scrive Pavese nell’introduzione al romanzo con la sua traduzione, Moby Dick è “l’allegoria della spasmodica ricerca, della sete di conoscenza e di vendetta, del rapporto tra bene e male, della ferocia e forza devastante della natura e dell’uomo”.

Un progetto artistico premiato nel 2019 con il Premio Ubu per l’allestimento scenico, attribuito al regista Stefano Tè e agli scenografi Dino Serra e Massimo Zanelli, con il Premio Rete Critica per l’organizzazione e la progettualità e con il Last Seen 2019, spettacolo dell’anno per la rivista Krapp’s Last Post.

IL FESTIVAL

Il TESZT – Festival Euroregionale del Teatro di Timisoara, organizzato annualmente dal 2008, è uno dei progetti più importanti del Teatro di Stato Ungherese “Csiky Gergely”. L’evento internazionale ha lo scopo di promuovere il multiculturalismo e di informare il pubblico sulle novità teatrali della regione. Il Festival funziona come piattaforma per gli scambi culturali e come invito al dialogo con gli artisti e operatori del settore.
Grazie alla sua particolare posizione, Timișoara si trova al crocevia di diverse culture. Da un punto di vista geografico, è vicina sia a Budapest che a Belgrado, capitali multiculturali, oltre che a città importanti come Arad, Novi Sad, Subotica e Szeged.
Uno degli obiettivi del Festival è quello di sostenere una collaborazione più stretta e frequente tra i teatri della regione, superando i confini nazionali che bloccano i contatti, primo passo verso futuri scambi di spettacoli ed esperienze e verso una migliore comprensione delle nuove forme teatrali e culturali.

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