ABITARE UTOPIE II edizione sviluppa il prototipo di accostamento tra creatività e comunità, finalizzato a un’efficace coesione sociale, avviato nel 2020 grazie al bando “Mi metto all’Opera” della Fondazione di Modena.
La nuova edizione introduce tre novità rispetto alla prima: un nuovo luogo di azione, una rete formalizzata e una tematica che sarà analizzata durante l’intero progetto, declinata in modalità diverse a seconda del luogo, indirizzata verso la costruzione dei contenuti poetici e filosofici del nuovo spettacolo di grandi dimensioni per spazi urbani, “Il Figliol Prodigo/La misura umana” (titolo provvisorio), ispirato all’omonima opera di De Chirico, con debutto previsto nel 2024.
Il progetto coinvolge diversi tipi di target differenziati per età, frequenza, modalità di partecipazione e grado di coinvolgimento nelle attività.
In SG Bosco il progetto si rivolge a tutti gli utenti della Casa Residenza per Anziani, ai bambini della Ludoteca Strapapera, agli alunni delle Scuole Elementari San Giovanni Bosco, alle associazioni presenti nello stabile sede del Teatro dei Venti, ai frequentatori dell’area verde adiacente al complesso San Giovanni Bosco, con un bacino stimato di circa 5.000 persone
Nelle Carceri si rivolge a 75 detenuti e detenute coinvolti nei percorsi formativi e professionalizzanti, con una ricaduta potenziale su tutta la popolazione carceraria presente a Modena e Castelfranco Emilia, a circa 3.000 cittadini che nel corso dell’anno possono partecipare alle attività aperte al pubblico all’interno degli Istituti e negli altri luoghi del progetto. Particolare attenzione è dedicata alla creazione di relazioni con le associazioni che operano nelle carceri, con i volontari, con le realtà culturali regionali, nazionali e internazionali, mediante progetti promossi dalla Regione Emilia- Romagna, dal Ministero della Cultura, dal Ministero della Giustizia, dalla Comunità Europea.
A Gombola il progetto si rivolge a tutti i cittadini residenti, con particolare attenzione per adolescenti, anziani e cittadini di origine straniera. Il ripristino delle relazioni tra le realtà associative, culturali e produttive della zona attivato nel 2020 e formalizzato nella rete sarà punto di partenza per un allargamento del coinvolgimento. Facilitatrice del processo sarà KORAS APS, giovane realtà nata dall’incontro di Abitanti Utopici tra Modena e Gombola. Numero di persone coinvolte stimate: 2000.
Il luogo della Follia prevede attività per il gruppo L’Albatro, percorso inclusivo di formazione e produzione di Teatro dei Venti, la comunità Sottosopra (cooperativa Gulliver), collaborazione nata dagli interventi poetici di vicinanza al quartiere, Vitalab, percorsi teatrali con ragazzi autistici collocati nell’ambiente protetto del borgo di Gombola, Centro di Salute Mentale – Modena Est, punto di
riferimento per le attività dell’ambito sul territorio. Numero di persone coinvolte stimate: 1500.
Azioni permanenti nei 4 luoghi: Quartiere San Giovanni Bosco, Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, Borgo di Gombola, Luogo della Follia.
Quattro percorsi teatrali non episodici, presidi artistici permanenti finalizzati alla creazione di quattro eventi collettivi che avranno luogo durante Trasparenze Festival X. I percorsi, suddivisi nei quattro luoghi, sono destinati a diversi beneficiari diretti:
- nel quartiere San Giovanni Bosco agli ospiti della Casa Residenza Anziani, ai bambini della Scuola Elementare, agli stranieri che frequentano la parrocchia San Pio X (1 incontro settimanale),
- nelle Carceri per detenuti e detenute (5 incontri settimanali),
- a Gombola agli tutti gli abitanti del territorio, senza distinzione generazionale (1 incontro settimanale),
- nel Luogo della “Follia” agli utenti del Centro di Salute Mentale appartenenti al gruppo Albatro (1 incontro settimanale), agli ospiti della comunità Sottosopra (1 incontro al mese), ai ragazzi autistici e alle famiglie di Vitalab(1 incontro al mese).
I quattro percorsi di creazione indagheranno dunque la tematica esposta nel paragrafo precedente. I drammaturghi Vittorio Continelli e Azzurra D’Agostino attraverseranno i quattro luoghi insieme allo staff creativo del progetto, permettendo una contaminazione tra i percorsi creativi e supportando la ricerca sulla tematica comune.
Abbiamo coinvolto un’ampia rete composta da realtà che a vario titolo collaborano con il Teatro dei Venti e con le quali si stanno sperimentando azioni socio-culturali nei diversi territori: Comune di Modena, Comune di Polinago, Comune di Castelfranco Emilia, DSM-DP – Ausl di Modena, Direzione della Casa Circondariale di Modena e della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, PRAP – Provveditorato Amministrazione Penitenziaria, Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, Proloco di Polinago, Asineria di Gombola, Azienda Agricola Radici Felici, Parrocchia di Gombola, Parrocchia di Polinago, ASD Calcio Polinago, Casa Residenza Anziani San Giovanni Bosco, Gulliver Cooperativa Sociale, Ludoteca Strapapera, Parrocchia San Pio X di Modena, Gruppo Carcere Città.