SENSO COMUNE
È un’opera onirica che prende forma dall’unione di tre dimensioni.
La periferia è la dimensione spazio.
Scampia, quartiere all’estrema periferia Nord di Napoli, è il luogo più vicino al nostro immaginario. L’enorme sottoscala di uno dei tanti palazzoni, raro spazio d’ombra, dove le donne con la spesa si riparano dal caldo rovente rigettato dal cemento. Una zona di buco, al riparo dalle guardie, dove arriva solo l’eco storpiato del neomelodico. Zona franca usata una volta come deposito. Detersivi, saponi, vernici, carburanti, prodotti lucidanti, diluenti per cosmetici a riposo in taniche perfettamente impilate. L’odore del ragù si mischia di rimbalzo al puzzo di solvente.
La vita è la dimensione fisica. Incastonati in questo spazio tre corpi. Impercettibili movimenti e scatti improvvisi tracciano linee dalle quali col passare del tempo è possibile leggere le tre storie che gradualmente si espongono, si manifestano apertamente, si confidano. Nessun contatto evidente tra loro ma è comune l’origine: l’esistenza al margine. I pensieri si fanno suono e azione e così ci si addentra in vite inquinate, in storie lontane dal comune senso del bello, del ben fatto, del vivere secondo principi sani. In questo territorio si resta a somatizzare l’incuria dell’uomo regolare, sobrio, che ai margini getta il male odore, il tanto pieno di vuoto, gli avanzi, lontano dalle proprie necessità primarie.
L’attesa è la dimensione tempo. Le vite in questo spazio sono ferme. Si muovono a ritroso, non procedono nel tempo. Incastrate in un luogo reale, gonfie di storie vere, ma senza un futuro immaginabile, un passo che conceda aria.
Le origini
Il Teatro dei Venti, da anni impegnato in progetti in bilico fra teatro e sociale, comincia ora un progetto che mira a confondere i confini fra i due ambiti, per creare un contenitore in cui convivono norma e devianza, finzione e realtà, dentro e fuori.
Posto che le attività in campo sociale nascono con la volontà di dare stimoli a persone affette da differenti disagi, è altrettanto vero che da queste ultime si apprende la più pura e semplice lezione di teatro, quella in cui il ‘qui e ora’ smette di essere teoria e diventa verità.
Da questa presa di coscienza deriva il progetto Senso Comune che si ispira direttamente alle storie degli utenti del Centro di Salute Mentale di Modena, dei detenuti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e dei ragazzi della Casa di Reclusione per Minori di Nisida (Napoli). È un teatro che non propone la recita dei disagiati, ma una messa in scena del disagio attraverso il lavoro di attori che da anni sono in relazione con loro.
Attraverso laboratori ispirati ai temi affrontati nella triade di Umberto Boccioni Gli stati d’animo (Quelli che restano, Quelli che vanno, Gli addii) sono nati materiali da studiare al pari di un’opera di Beckett o di una coreografia di Pina Bausch: partiture fisiche, testi e scene, ideate e sperimentate in prima istanza da persone che vivono quotidianamente il disagio, diventano così la base di lavoro degli attori e per lo spettacolo. L’imitazione è il primo passo, cui seguono la tecnica, la ripetizione e la precisione; lo scopo è portare sul palcoscenico quel magma emotivo che si scatena stando a contatto con la purezza incosciente di persone considerate lontane dal ‘buon senso’.
Regia: Stefano Tè
Drammaturgia: Giulio Costa e Stefano Tè
Musiche: Matteo Valenzi e Igino L. Caselgrandi
Interpreti: Igino L. Caselgrandi, Francesca Figini, Antonio Santangelo, Stefano Tè
Voce fuori campo: Ernesto Mahieux
Una produzione Teatro dei Venti Con il sostegno della Regione Emilia Romagna (L.R. 13/99)
Le Recensioni di Gazzetta di Modena e Nostro Tempo
La Recensione di Krapp’s Last Post a Roma ARGOT OFF
La Recensione di Teatroteatro.it
La Recensione di Andrea Porcheddu su Linkiesta
La Recensione di Voci dalla Soffitta
La Recensione di Concretamente Sassuolo
Dopo esser stato presentato alla Finale del premio Scenario 2011 – a Santarcangelo di Romanga l’11 luglio 2011 – lo spettacolo del Teatro dei Venti è stato proposto:
DATE PASSATE
14 luglio 2011 – Rassegna ARTE MEMORIA VIVA presso il Museo per la Memoria di Ustica, Bologna
24 luglio 2011 – Festival Teatro & Colline a Calamandrana Alta AT
24-25 novembre 2011 – Sala Espace, Torino
26 novembre 2011 – TeatroC, Livorno
27 novembre 2011 – Teatro di Lari, Lari PI
19-20-21-22 gennaio 2012 – Teatro dei Venti, Modena
29-30 maggio 2012 – ARGOT OFF, Roma
13 giugno 2012 – NEXT > Generation Festival, Padova
3 agosto 2012 – Collinarea Festival, Lari PI
19 ottobre 2012 – Istituto Penitenziario Minorile “N. Fornelli” BA
23 novembre 2012 – BY PASS, Arzignano VI
7-8-9-10 marzo 2013 – Teatro dei Segni MO
15 marzo 2013 – Teatro Barattoni, Ostellato FE 9-10-11 maggio 2013 – “Parabole fra i Sanpietrini”, Forte Fanfulla RM
19 maggio 2013 – Teatro Ridotto, Bologna
19 ottobre 2013 – STAZIONI D’EMERGENZA, Galleria Toledo Napoli
16 novembre 2013 – RASSEGNA CONCENTRICA Teatro Bertagnolio, Chiaverano (TO)
27 febbraio 2014 – “Teatro Scuola di Legalità” – Ass.ne LIBERA, Teatro dei Segni Modena
12 aprile 2014 – Testimonianze ricerca azioni 2014, Teatro Akropolis Genova