Il 25 e 26 luglio si tiene a Berlino, presso la sede di auBruch e all’interno del Carcere di Tegel, il meeting conclusivo del progetto AHOS All Hands on Stage, co-finanziato dal programma Europa Creativa, che ha visto impegnato il Teatro dei Venti (capofila di progetto) insieme a partner operanti negli Istituti Penitenziari dei rispettivi Paesi: aufBruch a Berlino (Germania), Kolektyw Kobietostan a Wroclaw (Polonia), CRI – Institut za performativne umetnosti i socijalni rad a Belgrado (Serbia), Sommerblut Kulturfestival e.V. a Colonia (Germania), Fabrica Athens ad Atene (Grecia). 

In questa sede sarà presentato AHOS Handbook, il manuale curato da Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, dell’associazione Ateatro, che raccoglie esperienze, metodologie e strumenti sviluppati nei due anni e mezzo di progetto, a partire dal lavoro diretto sul campo dei partner. Frutto della collaborazione tra realtà teatrali in diversi paesi europei, Teatro dei Venti in Italia (capofila del progetto), il manuale si rivolge a operatori culturali, educatori e istituzioni penitenziarie interessate a portare l’arte performativa dietro le sbarre come pratica di reintegrazione e crescita personale.

Il percorso tracciato nello AHOS Handbook parte da una convinzione: il teatro non è solo rappresentazione, ma può diventare spazio di ascolto, disciplina e relazione, anche nei contesti più fragili. Attraverso laboratori condotti in Carcere, i detenuti non solo sviluppano competenze artistiche, ma vengono coinvolti in un processo di consapevolezza e responsabilizzazione, in cui la narrazione della propria storia diventa atto creativo e politico. Allo stesso tempo il teatro e i mestieri del palcoscenico possono essere occasioni concrete di professionalizzazione

Uno degli obiettivi principali del manuale è proprio quello di offrire un modello operativo replicabile: una guida per selezionare e formare operatori, progettare interventi artistici in carcere, integrare le buone pratiche già sperimentate nei paesi partner e valutare l’impatto di queste esperienze. Si tratta, in altre parole, di sistematizzare un sapere diffuso, costruito sul campo, per renderlo accessibile a una rete europea più ampia.

AHOS Handbook è molto più di un vademecum tecnico: è un manifesto per un’idea di cultura come diritto, capace di generare spazi di dignità e relazione anche nei luoghi più marginali. In un’epoca in cui la funzione sociale dell’arte è sempre più centrale, questo progetto rappresenta un esempio concreto di come la cultura possa farsi strumento di giustizia, inclusione e futuro.

Il manuale è disponibile in open access sul sito del progetto, è possibile leggerlo o scaricarlo per diffonderlo come buona pratica del Teatro in Carcere. 

AHOS Handbook è molto più di un vademecum tecnico: è un manifesto per un’idea di cultura come diritto, capace di generare spazi di dignità e relazione anche nei luoghi più marginali. In un’epoca in cui la funzione sociale dell’arte è sempre più centrale, questo progetto rappresenta un esempio concreto di come la cultura possa farsi strumento di giustizia, inclusione e futuro.

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