Il prossimo 11 giugno 2025 alle ore 18.30 Don Chisciotte – Spettacolo Itinerante del Teatro dei Venti fa tappa al Teatro al Parco di Parma, grazie alla co-produzione di Solares Fondazione delle Arti – Teatro delle Briciole.
Uno spettacolo gratuito, senza necessità di prenotazione, che si sviluppa in forma itinerante in un percorso a tappe all’interno del Parco Ducale, con partenza dall’ingresso del Teatro al Parco. Il pubblico sarà accompagnato in un viaggio teatrale all’aperto, dove si intrecciano natura, parola poetica, immagini visionarie e drammaturgia collettiva.

Firmato alla regia da Stefano Tè, Don Chisciotte porta in scena una rilettura corale, politica e profondamente umana del capolavoro di Cervantes, attraverso il linguaggio del teatro di strada, i trampoli, la musica dal vivo, le sorprendenti macchine sceniche e la scrittura poetica di Azzurra D’Agostino.
In scena, un gruppo di attori, musicisti e macchine teatrali dà vita a un racconto epico e contemporaneo, in cui lo spettatore cammina al fianco dei protagonisti, condividendo emozioni e riflessioni lungo il percorso. L’opera racconta le imprese visionarie di Don Chisciotte accompagnato da Sancho Panza, reinterpretate per lo spazio urbano e pensate per coinvolgere il pubblico.

“Questo spettacolo non è solo un racconto, ma un attraversamento urbano – afferma il regista Stefano Tè – un’azione collettiva che porta il teatro tra le persone. Abbiamo voluto affrontare la sfida di portare in strada la parola poetica, accanto agli elementi che da sempre compongono il nostro linguaggio: trampoli, musica, macchine sceniche. È un invito a non rassegnarsi, a guardare oltre il visibile, a non smettere di cercare senso e dignità.”

A sostenere il progetto è Solares Fondazione delle Arti – Teatro delle Briciole, che ne riconosce il valore artistico e politico:

“Abbiamo scelto di co-produrre Don Chisciotte – spiega Alessandro Gallo, direttore artistico del Teatro delle Briciole – perché crediamo nella forza del teatro di strada come spazio di prossimità e trasformazione. In un tempo in cui il senso di comunità appare fragile, riportare il teatro nei luoghi aperti significa restituirgli la sua funzione originaria: essere specchio del reale e strumento di cambiamento.”

Lo spettacolo è parte di una ricerca artistica che da anni porta il Teatro dei Venti a lavorare negli spazi urbani, nelle carceri, nei contesti di marginalità e fragilità sociale, per trasformarli in luoghi di senso e bellezza condivisa.

Ideazione, regia e drammaturgia Stefano Tè.
Testi Azzurra D’Agostino.
Con Alessandro Berardi Oxana Casolari, Francesca Figini, Davide Filippi, Esther Grigoli, Alice Mascolo, Antonio Santangelo, Christian Sidoti, Cesare Trebeschi, Francesco Valli. Musiche Igino L. Caselgrandi, Pietro Colliva, Diego Lancellotti, Nicola Raccanelli.
Macchine Teatrali Dino Serra, in collaborazione con Paolo Romanini, Emanuela Savi, Chiara Pettenati.
Costumi e scenografie Maria Scarano – Atelier Polvere di Stelle.
Consulenza artistica Mario Barzaghi.
Assistenza alla regia Letizia Nurra
Progettazione audio Luigi Pascale, Tonino La Distruzione, Nicola Raccanelli.
Bozzetti costumi e macchine teatrali di F.M., detenuto della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, nell’ambito del progetto europeo AHOS All Hands on Stage.

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