La Bottega degli Erranti accoglie ospiti disponibili a vivere un tempo generoso.
UN TEMPO
Esiste un tempo per imparare, un tempo per ascoltare, per ricercare, un tempo fatto di esperimenti, cadute, nuovi slanci, un tempo per seminare e un tempo per raccogliere.
Ciò è soprattutto vero quando si parla di arte, di artista, di artefice del proprio fare, di artigianato, di mestiere.
L’attore è artefice, agisce. Su se stesso prima di tutto.
L’attore è pioniere del fare, del creare. Creare col proprio corpo, con la propria anima.
E’ un penetrarsi profondo che richiede costante coraggio. Un patto da rinnovare, soprattutto con se stessi.
In un cammino lungo, fatto di sfide, perdite, vittorie, ripensamenti, crisi, improvvisi scatti e cedimenti, un ruolo fondamentale è costituito dalla concezione del tempo.
Il tempo della creazione è anacronistico, non appartiene al “nostro tempo”. Il tempo della creazione ha il suo tempo e non va smarrito.
Così come un artigiano necessita di un altro tempo, di un suo tempo, da dedicare a tentativi, azzardi, ipotesi, fallimenti, conquiste, così l’attore deve avere un tempo per formarsi e riformarsi, costruire e distruggere, perdersi e orientarsi.
LA BOTTEGA
Il tempo in un luogo, una zona franca, una bottega dove ritrovarsi e riconoscersi come artigiani, dove esercitare un mestiere ed esercitarsi al mestiere.
Un luogo e un tempo prima di qualsiasi messa in scena, lontani da un fine produttivo o rappresentativo, dove lo stare ha senso solo se immersi nella ricerca e nello smarrimento di un senso, di un autentico atto creativo che si genera nel contrasto persistente tra armonia e conflitto.
In un luogo isolato, in un tempo creativo, la crisi è possibile, fertile. L’inutile è possibile e il tempo si può smarrire.
In una bottega ci si mette all’opera. Non si attende. Si tende.
ERRANTI
Viaggiare nell’invisibile, affidati all’incerto, senza meta definita, orientati, però, nel passo, da disciplina, impegno, presenza. Consapevoli del punto di partenza ma non dell’approdo, spogli da pretese e aspettative, destinati all’errare.
In questo viaggio errante si chiede adesione e lealtà. In questo errare è necessario un patto.
IL PATTO
La Bottega degli Erranti accoglie ospiti disponibili a vivere un tempo generoso. Attori, Attrici, danzatori, danzatrici e persone interessate a intraprendere un percorso di ricerca artistica.
Non è un percorso formativo. Non è un seminario. Non sono previste restituzioni aperte al pubblico.
La Bottega degli Erranti è un luogo di libertà creativa, dove il tempo si dilata e la ricerca artistica diventa una pratica senza scadenze.
La Bottega degli Erranti in questa prima fase prevede cinque incontri, da novembre ad aprile.
Ogni incontro dura due giorni, senza orari definiti e programmi. C’è un orario di inizio dell’incontro e un orario indicativo di fine.
La Bottega degli Erranti è un tempo da dedicare al lavoro, gratuitamente. Non si paga e non si è pagati. Semmai, ripaga e si è ripagati.
Chiediamo a chi prende parte, di rendersi disponibile per il maggior numero di incontri possibile con l’obbiettivo di creare un gruppo di lavoro il più possibile stabile. Chi prende parte si adopera autonomamente o in collaborazione con altri per alloggio e pasti.
Chi decide di aderire si assume un impegno. Si fa carico di un patto. Esserci per cinque incontri, per le dieci giornate, senza eccezioni.
CALENDARIO INCONTRI (che è un punto di partenza e non di approdo)
14-15 novembre
9-10 gennaio
27-28 febbraio
27-28 marzo
23-24 aprile
COME PARTECIPARE
Compila il form che trovi al seguente link ENTRO LUNEDì 4 NOVEMBRE
https://forms.gle/bWchLAWg26SbvDUc6