Lo spettacolo è l’esito di un articolato progetto che coinvolge detenuti e internati delle carceri di Castelfranco Emilia e Modena, gli attori della compagnia, un gruppo di studenti delle scuole superiori e giovani allievi del Teatro dei Venti, con la regia di Stefano Tè.
Il progetto, promosso dal Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, è stato caratterizzato da tre residenze nel febbraio 2015 alla Corte ospitale di Rubiera, nel giugno 2015 presso il Teatro delle Passioni di Modena e l’ultima, nel gennaio 2016 ha avuto come obiettivo il debutto, avvenuto al Teatro Herberia di Rubiera.
Note di Regia
L’analisi sull’opera del Tasso si è soffermata particolarmente su episodi che vedono protagonisti temi cardine del contemporaneo. Tra tutti il bene e il male. L’amore e l’odio.
L’atmosfera desertica che caratterizza la messa in scena traccia un luogo che richiama le tante guerre che oggi si combattono, segnate a sangue da eterni conflitti che pongono contrapposti i fedeli di religioni diverse. Colpiti in mezzo spesso gli innocenti.
L’azione scenica si concentra sulla battaglia tra “Angeli e Demoni”, tra Cristiani e Musulmani. Nell’opera del Tasso conflitti ideologici e spirituali, motivi epici e amorosi, intenzioni religiose e profane, si intrecciano in maniera convulsa, intensa. Lo spettacolo vuole mettere a fuoco suggestioni, suoni e azioni, che aprono ad un immaginario bellico che inevitabilmente riconduce a vicende che ci accadono accanto, che ci espongono al terrore, all’odio.