AMLETO

Le trame e gli interessi dei personaggi della tragedia si snodano nella cornice oscura di una Elsinore buia e austera, in un palazzo nero, composto di scale e piani che si intersecano tra loro fino a confondersi. Così appare da fuori la corte dalla quale Amleto è disgustato: corrotta e traditrice. Lì dentro i personaggi si inseguono in un ritmo incalzante, tramando e agitandosi. Finché non irrompe il Teatro. Teatro e attori sono le armi di cui si serve il Principe per dare la caccia alle coscienze, per gettare luce su ogni inganno. Armi per arrivare alla verità o a qualcosa che le somigli. La drammaturgia, essenziale, offre ad attori e personaggi linee nette su cui muover-si. Il linguaggio è diretto, semplice, quasi del tutto privo dei giochi e delle vertigini che caratterizzano l’originale e che si ritrovano però nella struttura scenica, nel movimento di insieme degli attori e nel montaggio delle sequenze. Non mancano i momenti lirici ma l’obiettivo perseguito è stato quello della semplicità, tenendo sempre presente la volontà di arrivare al cuore delle questioni che attanagliano i personaggi e, come di consueto con Shakespeare, l’umanità.

Regia di Stefano Tè, Drammaturgia Vittorio Continelli e Stefano Tè. Musica dal vivo Alessandra Fogliani. Maschere (costruzione e azioni fisiche) Valentino Infuso. Costumi Nuvia Valestri, Maria Scarano – Atelier Polvere di Stelle, Teatro dei Venti. Luci Stefano Tè e Luigi Pascale. Audio Luigi Pascale. Tecnico luci e audio Eric Benda. Assistenza alla regia Francesco Cervellino. Ideazione scenografia Stefano Tè, progettazione della scenografia e dei costumi a cura di F. M.

Produzione Teatro dei Venti, Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT / Teatro Nazionale, con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna, con il contributo di Fondazione di Modena all’interno del progetto Abitare Utopie, con il contributo di BPER Banca.

L’allestimento di “Amleto” nella Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia (MO) chiude la trilogia shakespeariana realizzata dal Teatro dei Venti nell’ambito dei progetti nelle Carceri, insieme al “Giulio Cesare” con gli attori del Carcere di Modena e al radiodramma su “Macbeth”, registrato con le voci degli attori e delle attrici di entrambi gli istituti penitenziari.

La trilogia è anche campo di prova del progetto AHOS All Hands on Stage, cofinanziato dalla Comunità Europea, che prevede la professionalizzazione dei detenuti in diversi ambiti lavorativi legati al teatro, quali tecnici, macchinisti, scenografi. Tutta la trilogia Shakespeariana rientra nel triennio di attività del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna.

DATE PASSATE

Anteprima
11-12 maggio 2023
Teatro Dadà, Castelfranco Emilia (MO)

23 – 26 novembre 2023
Nuovo Teatro delle Passioni, Modena
Stagione di ERT / Teatro Nazionale 

17 dicembre 2023
Arienzo (CE)
Festival Dialoghi di Libertà

25 gennaio 2024
Auditorium Enzo Ferrari, Maranello (MO) 

 

IL PROGETTO EUROPEO AHOS ALL HANDS ON STAGE

Gli spettacoli “Giulio Cesare” e “Amleto” sono stati prodotti nell’ambito di AHOS All Hands on Stage, avviato nel febbraio del 2023 e attivo per 30 mesi. Le realtà coinvolte sono aufBruch – Berlino (Germania), Sommerblut Kulturfestival e.V. – Colonia (Germania), Fabrica Athens (Grecia), Kolektyw Kobietostan – Wroclaw (Polonia), CRI – Institut za performativne umetnosti i socijalni rad – Belgrado (Serbia), presenti negli Istituti Penitenziari dei rispettivi Paesi. 

 

MACBETH ALLA RADIO

Dopo “Giulio Cesare” e “Amleto”, terzo capitolo della trilogia è il radiodramma “Macbeth alla Radio”, prodotto dal Teatro dei Venti con le attrici e gli attori delle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia. Adattamento e voce narrante Massimo Don. Montaggio audio Danilo Faiulo. Il progetto in 8 episodi è disponibile in podcast su sito di Cosmic Fringe Radio, la webradio di Artisti in Piazza Pennabilli Festival, al seguente link: https://cosmicfringeradio.com/podcastfilter/macbeth-alla-radio/

 

 

 

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