ABITARE UTOPIE III EDIZIONE

ABITARE UTOPIE III edizione – Visione per nuovi contesti utopici (2023) sviluppa il prototipo di accostamento tra arte e comunità, finalizzato a un’efficace coesione sociale, avviato nel 2020-2021 e proseguito 2022 grazie al bando “Mi metto all’Opera” della Fondazione di Modena. Un prototipo in grado di essere esportato, con risultati di alta qualità artistica e sociale in diversi territori, come nel caso della Cerimonia Inaugurale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, nella quale cui Teatro dei Venti ha potuto sperimentare un lavoro con 6 realtà locali, con il coinvolgimento di più di 400 persone, volto alla creazione collettiva di un prodotto artistico nella forma di tre performance aperte al pubblico, attraverso un’attività profonda sul territorio della durata di quasi un mese. 

 

NUOVI CONTESTI UTOPICI 

La terza edizione riprende la struttura delle prime due, la adatta ai cambiamenti del contesto, alle particolarità dei luoghi coinvolti e ai nuovi bisogni emersi, la sviluppa esaltando i valori creati e seguendo le esperienze e la crescita degli ultimi due anni e mezzo. 

Il lavoro sul territorio si è modificato, mantenendo i capisaldi del progetto ma andando incontro alle sue specificità. Il progetto entra in relazione con i quattro luoghi della II edizione, quartiere San Giovanni Bosco di Modena, Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, Borgo di Gombola in Appennino, e il “luogo della Follia”, che comprende l’ambito della salute mentale, della cura della persona attraverso la cura della comunità. In ogni luogo, una serie di percorsi laboratoriali creativi non episodici proseguiranno e si realizzeranno durante la durata del progetto. 

Trasparenze Festival nel 2023 si è trasformato da accadimento temporaneo a presidio costante e aggregativo: un programma di eventi durante l’anno, più occasioni per allenare la vicinanza sui territori e la presenza di una vita culturale non episodica, in diversi luoghi e mesi dell’anno.

 

OBIETTIVI 

In continuità con le passate edizioni si intende perseguire e approfondire i seguenti obiettivi generali di lungo periodo: Favorire relazioni tra comunità, associazioni, istituzioni, quali attori primari del tessuto socio-culturale. Promuovere la crescita individuale e collettiva all’interno dei contesti di riferimento. Sviluppare interventi inclusivi capaci di attivare una nuova qualità della partecipazione che preveda la cura dei luoghi e la responsabilità collettiva. Contribuire a realizzare una narrazione positiva dei luoghi, come centri di produzione culturale e di identità, a beneficio dell’intero territorio, nell’ottica della rigenerazione. 

 

AZIONI  

Azioni permanenti nei 4 luoghi: Quartiere San Giovanni Bosco, Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, Borgo di Gombola, Luogo della Follia. 

Quattro percorsi teatrali non episodici, presidi artistici permanenti finalizzati alla creazione di quattro eventi collettivi che avranno luogo durante l’anno 2023, raccolti insieme nel programma Trasparenze Eventi.  

 

I percorsi, suddivisi nei quattro luoghi, sono destinati a diversi beneficiari diretti:  

– nel quartiere San Giovanni Bosco agli ospiti della Casa Residenza Anziani, ai bambini della Scuola Elementare, agli stranieri che frequentano la parrocchia San Pio X (1 incontro settimanale),  

– nelle Carceri per detenuti e detenute (5 incontri settimanali),  

– a Gombola agli tutti gli abitanti del territorio, senza distinzione generazionale (1 incontro settimanale),  

– nel Luogo della “Follia” agli utenti del Centro di Salute Mentale appartenenti al gruppo Albatro (1 incontro settimanale), agli ospiti della comunità Sottosopra (2 incontri al mese), ai ragazzi autistici e alle famiglie di Vitalab (1 incontro al mese). 

I quattro percorsi di creazione indagheranno dunque la tematica esposta nel paragrafo precedente. I drammaturghi Vittorio Continelli e Azzurra D’Agostino e il musicista Igino L. Caselgrandi, attraverseranno i quattro luoghi, permettendo una contaminazione tra i percorsi creativi e supporteranno la ricerca sulla tematica comune. 

 

AZIONI TRASVERSALI 

– Esercizi di Comunità: ogni luogo, a seconda delle sue particolarità e necessità, sarà attraversato e abitato da azioni artistiche, attività e pratiche costanti, esercizi per allenare il sentire comunitario, la vicinanza e la cura del territorio. Sono atti di avvicinamento e presenza costante, oltre ai percorsi di creazione non episodici, per abitare i luoghi di intervento e allenare il senso comunitario di cura e relazione. Come l’arricchimento del quartiere tramite installazioni poetiche, o un programma radio creato insieme ai detenuti e alle detenute, per portare la loro voce fuori dal carcere durante l’anno, la presenza e la cura degli spazi di Teatro dei Venti nel borgo di Gombola, che ha stimolato nelle persone del luogo un nuovo senso di riappropriazione territoriale. 

– Osservatorio di Monitoraggio: è un gruppo di cittadini che si è costituito come comunità valutante. Seguendo un percorso di formazione ideato da esperti, co-progetta strumenti e modalità per raccogliere e analizzare dati significativi ed affidabili dell’impatto sociale e ambientale delle azioni artistiche e dei processi creativi attivati (si faccia riferimento al paragrafo dedicato) 

– Abitanti Utopici: è il nome che è stato dato al peculiare processo di partecipazione avviatosi naturalmente e ampliatosi durante Abitare Utopie. Le connessioni e la contaminazione tra persone hanno portato al riconoscimento di un’unica comunità aggregata attorno alla co-creazione di pratiche artistiche. Questa spinta partecipativa è uno dei risultati evidenti dei processi sviluppati e punto di partenza per la costruzione di una Cittadinanza Utopica. 

– Abitare Utopie TEENS: il progetto di formazione all’utilizzo consapevole dei social media per un gruppo di adolescenti dell’istituto d’arte A. Venturi di Modena si amplia e si adatta alle nuove esigenze dei luoghi e dei beneficiari. Dopo un percorso teorico e pratico, gli studenti parteciperanno in maniera immersiva al processo di creazione nei quattro luoghi, raccontando tramite i social network il loro punto di vista e le loro visioni utopiche. Il percorso si concluderà con la partecipazione agli eventi conclusivi di progetto. Durante l’anno, il principale canale di comunicazione sarà l’account Instagram @utopieinaction, creato nelle passate edizioni come strumento di esercizio e di apprendimento, che sarà popolato e implementato dei materiali che accompagneranno i fruitori e gli spettatori all’interno del progetto. 

– Progetto Podcast/Radio: In ABITARE UTOPIE – II edizione, la web-radio e i podcast sono diventati il principale strumento di approfondimento. La sperimentazione si è confermata come un’esperienza di successo, che ha permesso di indagare la creazione artistica da un punto di vista differente, rivelandosi un efficace e originale strumento di disseminazione. Il dispositivo della Radio si è dimostrato estremamente inclusivo, permettendo a diversi tipi di beneficiari con differenti specificità di ritrovarsi in un unico prodotto artistico, facilmente accessibile a tutti sia nella produzione che nella fruizione.

 

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