
Laboratorio “Costumestoria” a Modena
Il 23, 24 e 25 marzo, a cura di Emanuela Dall’aglio, presso la nostra sede ospitiamo il Laboratorio di costruzione del costume teatrale “Costumestoria”.
Un costume può andare molto oltre la descrizione del carattere di un personaggio: può contribuire a determinarlo. I nostri abiti quotidiani costituiscono una sorta di prigione che limita, frena, nasconde o rivela alcuni aspetti della nostra personalità, ma per un attore indossare abiti extra-ordinari è un’occasione per far emergere possibilità impensate, per sostenere il personaggio che interpreta o per tentare nuove qualità di movimento, nuovi giochi con il proprio corpo, in una condizione di totale libertà. Nel costruire un costume è necessario riflettere, provando sia su noi stessi, sia sul corpo di un altro, tutti i possibili vincoli che esso impone. Vincoli di carattere storico (gorgiere, bustini, colli, armature, copricapi, ecc.), sociale (abiti da sera, tute, scarponi, scarpine, tacchi, cappelli, ecc.) o di fantasia, per scoprire quanto un abito incida sui movimenti di un attore, cercando di immaginare fino a che punto quei vincoli possano diventare creativi per chi deve confrontarvisi in scena.
Il laboratorio di costruzione del costume teatrale, comincia con una serie di esperimenti e di osservazioni sul tema, poi propone una piccola progettazione ed elaborazione di un indumento: modificando, tagliando, aggiungendo, colorando, applicando o togliendo quello che ci serve per raggiungere il nostro scopo. “Un intervento scultoreo con carta su giacca”.
Marinai epici, della narrativa deIl’ 800 e personaggi della letteratura di Luis Borges: un popolo di uomini cristallizzati per sempre in un’azione straordinaria, che non seguono parabole di vita ordinarie. Come rappresentarli? Giocheremo alla ricerca dei segni narrativi da indossare.
Post Comments 0