IN CERTI CORPI

Un lavoro che nasce da una riflessione articolata sul corpo della donna attraverso il lavoro fisico dell’attrice Francesca Figini, nato dagli appunti e dalle suggestioni del testo “Pittura su legno” di Ingmar Bergman, un solo d’attrice che parla di femminile, femminilità e della corsa verso il limite, oltre il limite.

Il tempo è indifferente. Tutto è destinato alla trasformazione, alla deformazione, all’invecchiamento. Prima della fine, ogni essere umano, volente o nolente, dovrà fare i conti con il passare del tempo. C’è chi lo accetta e chi invece cerca di tenersi in vita ritoccando il regredire o il progredire, a seconda dei punti di vista. Qualsiasi espressione si decida di farsi stampare in faccia è concessa, ma la fine è d’obbligo. C’è trucco ma non inganno. Col passare del tempo tutto cambia colore e natura. In scena una donna, il suo tempo che avanza, la sua lotta per fermarlo. La donna non ha un nome. Potrebbe essere una qualsiasi entità: una moglie, una madre, un amore, una mignotta. Nascere, amare, scopare, mangiare, defecare, morire. La drammaturgia si sviluppa attraverso la sovrapposizione di due linee temporali: da un lato il tortuoso e accidentato susseguirsi quotidiano di conquiste e di sconfitte, dall’altro il rettilineo e inesorabile declino verso la vecchiaia, cui si oppone con tutte le sue forze.

con Francesca Figini
Regia: Stefano Tè
Drammaturgia: Giulio Costa e Stefano Tè
Musiche: Alessandro Pivetti
Produzione: Teatro dei Venti con il sostegno della Regione Emilia-Romagna

Premio Presente e Futuro 2013

Premio del Pubblico Crash Test 2014

Premio della Giuria Crash Test 2014

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