[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1480607112780{margin-bottom: -20px !important;}”][vc_column_text]Dal 24 al 28 febbraio il nostro regista Stefano Tè è parte del progetto “Stati di Grazia”, residenza artistica ideata da CasermArcheologica, centro di produzione culturale di Sansepolcro, in provincia di Arezzo.

Isolati sulle colline della Val Tiberina, musicisti, compagnie teatrali, poeti, fotografi, danzatrici e coreografe, illustratrici e artisti visivi, si immergeranno nella natura per riflettere insieme intorno al significato della parola “fede”, per studiarne le stratificazioni e farne strumento di ricostruzione di legami sociali, attraverso il dialogo e lo studio di opere d’arte interdisciplinari.

Non fermarsi mentre tutto è fermo, rimettere in moto idee e progetti attraverso l’ascolto e la condivisione per concentrarsi sul confronto e sulla possibilità della composizione artistica, anche in questo tempo.

CasermArcheologica, il centro di produzione culturale multidisciplinare di Sansepolcro, tiene vivo il dialogo nel mondo dell’arte grazie ad una residenza dal sapore spirituale: chiusi in una sorta di bolla, in un casolare sulle colline che circondano il borgo toscano, quattrordici artisti di fama nazionale si riuniranno dal 24 al 28 febbraio prossimi, isolandosi dal mondo esterno, per interrogarsi e riflettere sul significato attuale della parola “fede”, nel suo manifestarsi nelle varie arti, nella propria e altrui opera e nelle esperienze di vita e studio dalle quali il proprio linguaggio ha preso forma.

“Lavorare con un gruppo di artisti e confrontarsi su quel termine, vuole dire prendere atto del pesante bagaglio che ci portiamo sulle spalle, ma anche e soprattutto significa riflettere insieme sulle dinamiche della ‘ritualità’ che la parola ‘fede’ ha generato. – afferma Emmanuele Curti, archeologo e manager culturale, autore del testo che dà avvio alla residenza e tesserà le riflessioni che emergono – …Dalle immagini iconografiche della dea Fides, al culto imperiale, alle rappresentazioni allegoriche della ‘fede’ che ha alimentato la cosmologia cristiana, alle ‘fedi’ politiche e calcistiche, ogni ‘segno’ della fede aveva bisogno di gesti, di riconoscimenti della collettività, di spazi dedicati, di codici di definizione.”

L’incontro nasce dall’esigenza di colmare l’assenza di relazione e creare un’occasione di confronto profondo tra artisti che sentono l’esigenza di ascoltare, approfondire, indagare il momento storico che stiamo vivendo, per non rinunciare al dialogo ma anzi per costruire nuovi scambi, nuove traiettorie, radicali e radicati al desiderio di costruire pensiero ampio.

La residenza è curata da CasermArcheologica, Laura Caruso e Ilaria Margutti, insieme a Stefano Tè, regista del Teatro dei Venti di Modena.
La residenza, per motivi dettati dalla condizione contingente, non sarà aperta al pubblico ma la restituzione e la testimonianza di quanto accade saranno documentati tramite video, e l’aggiornamento quotidiano di un blog sul sito di CasermArcheologica al link > https://www.casermarcheologica.it/progetti/stati-di-grazia/

Nei giorni consecutivi la conclusione della residenza sarà organizzato un incontro on-line aperto a tutti con gli artisti.

GLI ARTISTI:

Alessandra Baldoni (poetessa e fotografa), Andrea Biagioli (musicista e compositor), Azzurra D’agostino (drammaturga e poetessa), Civilleri Lo Sicco (compagnia teatrale), Claudio Ballestracci (artista visivo e scenografo), Claudia Losi (artista visiva), Ilaria Margutti (arte tessile), Sara Garagnani, (illustratrice), Simona Bertozzi (danzatrice e coreografa), Rigolò (musicisti), Roberto Ghezzi (artista visivo), TeatrInGestAzione (compagnia teatrale).

Tutte le info su www.casermarcheologica.it

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